Costi di una partita IVA
costi di una partita iva
I costi di una partita IVA dipendono principalmente dal regime fiscale: solo in base a questo possiamo calcolare i costi in termini di tasse.
costi di una partita iva
Prima di tutto quindi, bisogna vedere in quale regime fiscale ricade la nostra partita IVA:
- Fino a 35 anni e sotto i 30.000 euro annui di fatturato si entra nel regime dei minimi: la tassazione è una imposta sostitutiva al 5%, a questi si aggiunge il 27% di contributi INPS. Non dobbiamo versare IVA, IRPEF, IRAP, addizionali comunali, ma abbiamo un limite nelle detrazioni.
- Il regime di contabilità ordinaria invece dobbiamo pagare IRPEF secondo la nostra fascia di reddito, addizionali, IRAP e versare l’IVA. L’IVA da versare dovrebbe essere il risultato della sottrazione tra questa e l’IVA delle spese inerenti deducibili. Ad esempio possiamo dedurre l’IVA per l’acquisto di un manuale al 100% in quanto inerente all’attività, e parzialmente quella del telefono o del computer, che usiamo sia per il lavoro ma che possono essere usati anche per scopi personali, mentre potrebbe essere 100% detraibile l’acquisto di un software professionale.
CAMERA DI COMMERCIO
Se poi abbiamo aperto la partita IVA relativa ad una ditta (autonoma o non) dobbiamo versare il cosiddetto “Diritto Camerale”, tributo che pagano le imprese iscritte al Registro delle Imprese in favore della Camera di Commercio. Il costo di questo tributo è stabilito ogni anno dal Governo, ma si aggira sempre intorno ai 100 euro.
PREVIDENZA SOCIALE
Altro capitolo dei costi sono i contributi previdenziali INPS: artigiani e commercianti pagano contributi minimi divisi in quattro rate mensili, al minimo si aggiunge poi una percentuale calcolata sul reddito. Per i casi in cui si esercitino professioni per le quali non esiste una cassa previdenziale si passa alla cosiddetta gestione separata, che consiste in una aliquota del 27% che scende al 20% per le persone che già versano contributi in un regime di previdenza obbligatoria.
INFORTUNI
Per alcune professioni in cui ci sono dei rischi di incorrere in infortuni bisogna iscriversi obbligatoriamente all’INAIL (una sorta di assicurazione nazionale), il cui costo è di circa 100 euro l’anno.
PAGARE LE TASSE
Tra i costi della Partita IVA da tenere in conto c’è senza dubbio la modalità particolare con cui dobbiamo versare le tasse, infatti ogni anno insieme al pagamento delle tasse sui redditi dell’anno scorso c’è da pagare un acconto su quelle dell’anno successivo. Se per esempio ad agosto 2014 ci troveremo a pagare le tasse relative al reddito del 2013, dobbiamo aggiungere a queste un acconto del 50% sul prossimo anno. Questo ci verrà scalato poi dal pagamento dell’anno successivo, ma comunque dovremo comunque pagare l’acconto sull’anno seguente ancora. Il primo anno quindi è dura pagare le tasse per chi ha la partita IVA, visto che si troverà a pagare non solo le tasse per intero sull’anno passato, ma anche l’acconto su quello successivo. Dal secondo anno in poi andrà meglio perché quel pagamento anticipato verrà scalato. Esempio se io pago 8000 euro di tasse, devo aggiungerne 4000 di acconto: totale 12.000. Se l’anno successivo dovrò pagare le stesse tasse (in base al reddito) dovrò pagare 8000 euro, ma avendone già pagati 4000, pagherò solo il rimanente, più il 50% d’acconto, quindi in totale 8000 euro.
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